Lo so: per mettere in piedi una nuova armata nazionale, che sviluppi organicamente e con rinnovati criteri quello che fu il corpo italiano di liberazione, si dovranno creare delle condizioni che non dipendono dalla nostra volontà.<br>È certissimo però che tali premesse non si raggiungono né si facilitano discutendo appassionatamente nella stampa e nelle pubbliche riunioni i nostri rapporti di fiducia con gli alleati.<br>Qui giova soprattutto il fatto: la presentazione alle armi, attuata con disciplina, con fede, con consapevolezza.<br>Bisogna uscire dal circolo vizioso delle reciproche diffidenze; e se n'esce solo con un gesto collettivo, il quale dimostri che la nazione italiana, cosciente del suo destino, nonostante tutte le sue sofferenze, risponde alla chiamata di questo storico momento.<br>La gioventù deve guardare in faccia alla sua grande e decisiva missione e rispondere in massa con un atto di suprema dedizione alla patria.<br>Niente recriminazioni di parte che alimentino i sospetti e le diffidenze, niente condizioni che vengano, se pure a torto, interpretate come mancanza di fede.<br>-Res nostra agitur-; al di sopra dei partiti e delle mutevoli circostanze politiche sta l'Italia; bisogna raddrizzare, ancora all'ultimo momento, il suo destino avvenire.<br>Cominciate con quest'atto di fede e di sacrificio, o giovani, e il resto vi sarà dato.<br>Il vostro atto di energia e di disciplina supererà le difficoltà che incontriamo.<br>Lo spirito piegherà la materia alla vostra fede sicura, alla vostra volontà di combattere a qualunque costo, in qualunque condizione per liberare e riunire entro le frontiere il nostro diletto paese. Alleati e popolo italiano non negheranno certo il concorso delle armi dell'organizzazione adeguata, del sostentamento delle famiglie.<br>E la vittoria sarà vostra!